Quando si è alla ricerca di un prestito, capita spesso di cercare tassi e offerte convenienti. Una tipologia di prestito che sta guadagnando sempre più popolarità in Italia è il prestito personale a interesse negativo.

Di cosa si tratta? Come funziona?

Questo è un particolare tipo di finanziamento che non si allontana molto dal concetto di prestito classico, ma ha alcuni vantaggi molto apprezzabili.

Vediamolo più nel dettaglio, ma intanto partiamo dalle basi.

Cos'è un prestito personale?

Il prestito personale è un prestito non finalizzato, concesso da una banca o società finanziaria a un privato, che può essere utilizzato per l'acquisto di un'auto, di elettrodomestici, spese come un corso o un master, oppure per esigenze di liquidità (attenzione alle truffe, però!).

L'importo del prestito ricevuto viene rimborsato in rate mensili per un periodo predeterminato. È bene precisare che i prestiti personali sono, solitamente, prestiti a tasso fisso e talvolta variabili, ma sono non finalizzati, ovvero, per ottenerli, non è necessario specificare come verranno utilizzati i soldi.

Cosa sono i prestiti personali a interesse negativo?

Il concetto è molto semplice (e quindi ancora più allettante): poiché il tasso di interesse è negativo, l'importo restituito è inferiore a quello richiesto all'istituto di credito.

È questa caratteristica che rende questo tipo di prestito ampiamente utilizzato in un periodo di tempo relativamente breve.

Facciamo un semplice esempio:

  • Prendiamo un prestito di 5.000 euro;
  • Il prestatore chiede un tasso di interesse del -2% e stabilisce che il prestito deve essere rimborsato entro un anno;
  • Al termine dei 12 mesi il debitore avrà rimborsato 4.900 euro, quindi un importo inferiore alla cifra originaria.
Prestiti personali a interesse negativo

Come ottenere prestiti personali a interesse negativo?

Quando si tratta di concessioni di credito basse, è davvero molto facile ottenerli. In ogni caso, due fattori sicuramente aiutano:

  • Avere un lavoro regolare (a tempo indeterminato) o, nel caso di partita iva, avere un reddito dimostrabile e un certo grado di stabilità aziendale (fornito da almeno 2 anni di attività).
  • Non essere stato segnalato nell'elenco dei cattivi pagatori.

A dire il vero, è possibile ottenere un prestito anche senza questi requisiti, ma, in tal caso verranno richieste ulteriori garanzie, come un garante.

Così come per i finanziamenti tradizionali, i prestiti personali a tasso negativo devono essere rimborsati a rate, solitamente mensili. Queste rate sono costituite da due “quote” e qui troviamo la differenza più grande.

Per il prestito personale tradizionale hai:

* Quota Capitale: che viene utilizzata per rimborsare i soldi ricevuti sul prestito;

* Tasso di interesse: che rappresenta il profitto effettivo della banca.

Vediamo un esempio pratico:

Se prendi in prestito 10 mila euro, ad un tasso di interesse del 4%, il rimborso finale sarà di € 10.400. Questi quattrocento euro in più rappresentano il guadagno dell'istituto di credito.

Per l’appunto, non c'è solo questo nel tasso di interesse, ma anche oneri accessori, come il costo della gestione documentale o eventuali assicurazioni.

Tutto è ben descritto nei preventivi, che vanno letti attentamente prima di passare alla firma di qualsiasi tipo di contratto, soprattutto per quanto riguarda gli indici tan e taeg.

Se invece parliamo di un prestito personale con tasso di interesse negativo, il rimborso del capitale richiesto potrebbe essere inferiore al prestito originario.

Naturalmente, questo avverrà solo se tutte le spese accessorie, i bolli e gli spread applicati ai tassi non riporteranno il tasso su livelli positivi.

Ora ti starai chiedendo: come fanno a guadagnare le banche con questa tipologia di prestito?  Può suonare strano, ma guadagnano! Nessuna banca presterà denaro se non ricava guadagni, anche se marginali.

Funzionamento dei prestiti personali a interesse negativo

Per comprendere come una banca possa guadagnare dai prestiti a interesse negativo, serve capire come il denaro arriva alla banca in questo caso.

Le banche, soprattutto quelle più piccole, non sempre hanno capitali sufficienti per mutui o prestiti. Quindi, accade che loro stesse prendano denaro in prestito dalle grandi banche e anche questo finanziamento avrà un costo, dato dal parametro Euribor.

Ciò significa che, se una piccola banca prende denaro da una grande banca, ad un tasso di interesse molto negativo e aumenta un po' il tasso, trarrà profitto dalla cifra finale, riuscendo a mantenere tassi di interesse negativi anche sui prestiti che concede ai propri clienti.

La domanda che sorge spontanea è: e dove guadagnano le grandi banche? Ancora una volta, dipende da dove vengono i soldi.

In realtà, si verificano due situazioni:

La prima è la cosiddetta politica di allentamento quantitativo (quantitative easing). È uno strumento utilizzato dalla Banca Centrale Europea per immettere fondi nel mercato. Lo scopo è quello di fornire fondi alle banche in modo che possano finanziare sistemi di produzione come l'industria, piccole e medie imprese, artigiani ed agricoltura. Ma ciò non è successo: le banche hanno trasferito denaro ai mercati finanziari per sostenere tassi di interesse più bassi

La seconda è l'analisi degli esperti, che ritengono che la crescita nell'area dell'euro sia ancora lontana. In effetti, alcuni sospettano che potrebbero esserci possibili ulteriori cali. Quindi, l'aspettativa è che coloro che investono in obbligazioni a tasso di interesse negativo vedranno aumentare i tassi e riusciranno ad avere grandi guadagni.

Prestiti personali a interesse negativo: sono davvero convenienti?

Occorre fare alcune precisazioni per valutare l'effettiva convenienza dei prestiti a tasso negativo.

  • Basso importo richiesto: in linea di principio, i prestiti con tassi di interesse negativi consentono di richiedere importi molto bassi, altrimenti il ​​rischio per l'istituto di credito diventerebbe insostenibile.
  • Piani di rimborso a breve termine: allo stesso modo, i piani di rimborso per i prestiti a tasso di interesse negativo sono tutti a breve termine, un anno o due al massimo.
  • Garanzia per richiederlo esagerata per l'importo pagato: a fronte di importi decisamente moderati, le garanzie richieste possono essere piuttosto esagerate, come avere un reddito fisso regolare dimostrabile, dettaglio che rende i prestiti con tassi di interesse negativi non alla portata di tutti.

In altre parole, di fronte ai prestiti con tasso di interesse negativo, si deve sempre presumere che si tratti, soprattutto, di una tattica promozionale da parte dell'istituto di credito che lo eroga.

Prestiti personali a interesse negativo

Prestiti a tasso negativo oggi: realtà o fantasia?

Purtroppo, l’era dei tassi di interesse zero o negativi è finita a livello mondiale. L'ultimo avviso arriva dalla Banca del Giappone, che ha preannunciato effettivamente un cambiamento di ritmo globale.

Pur mantenendo il tasso overnight a -0,1%, Tokyo ha modificato il quadro di controllo della curva dei rendimenti e il rendimento a 2 anni è tornato in territorio positivo, come non accadeva dal 2015.

Dopo la mossa del Giappone, il debito globale con rendimenti negativi vale ora 686 miliardi di dollari, rispetto agli oltre 11.000 miliardi di dollari di fine 2021.

Come spiega il sito di Money.it, con l'aumento dei tassi di interesse, l'industria finanziaria globale è destinata a cambiare. Con l'inflazione alle stelle, le banche centrali intervengono per raffreddare la domanda aumentando i tassi di interesse (le commissioni che si pagano sui prestiti).

Cosa aspettarsi? In primo luogo, tassi di interesse più elevati costringono le persone a pagare di più per estinguere i debiti, inclusi mutui, prestiti auto, carte di credito e altro ancora.

In un'economia in gran parte stagnante in cui i salari non riescono a tenere il passo con l'inflazione, spendere di più per i debiti significa tagliare i consumi.

Di conseguenza, le aziende ridurranno la produzione, le vendite e i ricavi, causando due spiacevoli effetti a catena sull'economia globale: aumento della disoccupazione e rallentamento della crescita. Il lato positivo è che ciò potrebbe ridurre l'inflazione più rapidamente.

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