A Cosa Serve il Microcredito e Chi può Ottenerlo?

Con il termine di microcredito si intende indicare un particolare strumento finanziario pensato per tutti coloro i quali non riescono ad accedere alle classiche forme di credito tradizionali a causa della mancanza di garanzie reali oppure, per insufficiente storico creditizio del richiedente.

Il microcredito, infatti, è un piccolo prestito economico che viene concesso da parte dell’istituto di credito al richiedente, su fiducia.

Grazie al microcredito, tutti i soggetti che sono considerati ‘’deboli’’ e a rischio di emarginazione, possono richiedere questa formula pensata per fungere da vera e propria opportunità di inclusione, sia di tipo sociale che economica.

Attraverso quest’opportunità, tutti quei soggetti che verrebbero esclusi dal sistema bancario tradizionale, possono ottenere il quantitativo di denaro necessario per le proprie esigenze.

Nonostante si tratti di uno strumento molto valido, prima di richiederlo è necessario conoscere con attenzione tutti i dettagli, allo scopo di essere certi di fare la scelta giusta.

Che cos’è il microcredito?

Fondamentalmente, il microcredito è uno strumento di sviluppo economico pensato per offrire l’opportunità di poter accedere ad una forma di prestito, a tutti coloro i quali si trovano in uno stato di povertà e di emarginazione e che, per questo motivo, non avrebbero la possibilità di poter accedere ad una normale forma di prestito.

Generalmente, il microcredito d’impresa serve proprio a fornire un determinato quantitativo di denaro che può essere utilizzato dal richiedente per l’avvio di un’attività imprenditoriale oppure per far fronte a delle spese di emergenza, proprio per questo motivo, si tratta di uno strumento economico di tipo finalizzato.

Una delle più grandi caratteristiche del microcredito sono proprio i tassi di interesse molto bassi. Inoltre, la restituzione delle somme tramite rate ridotte e su base temporale frazionata, sono pensate proprio per non andare a gravare ulteriormente la condizione precaria del richiedente.

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Quali sono le principali caratteristiche di questa forma di prestito?

Il microcredito, viste le motivazioni per le quali viene richiesto, è una tipologia di finanziamento molto particolare, che si distingue per differenti aspetti, tra cui:

  • Il finanziamento, una volta stipulato non può avere una durata massima superiore ai 7 anni;
  • Non è possibile richiedere un importo maggiore di 25.000€, salvo la possibilità di richiedere un extra di 10.000€ nei casi in cui le ultime sei rate del prestito siano state pagate puntualmente e solo se sono stati raggiunti i risultati prefissati dal contratto.
  • Il microcredito può avere una durata minima di 24 mesi.

Microcredito: quali sono i principali requisiti per l’accesso?

Nonostante il microcredito sia un particolare strumento finanziario pensato per tutti coloro i quali non hanno una storia creditizia oppure si trovano in condizioni precarie, è bene precisare che vi sono comunque dei requisiti per poter accedere a questa forma di prestito.

Innanzitutto, è bene specificare che l’importo massimo finanziabile è pari a 25.000€, con possibilità di aumentarlo di altri 10.000€ sono in alcuni casi specifici.

Per quanto riguarda i principali requisiti però, vediamo che questi possono essere suddivisi in soggettivi e oggettivi:

Soggettivi: cioè possono accedere al microcredito solo quei soggetti che hanno organizzato o vorrebbero organizzare la propria attività sottoforma di ditta individuale;

Oggettivi: per poter accedere al microcredito non si deve operare sul mercato da più di cinque anni e soprattutto, i ricavi annuali devono essere inferiori a 200.000€, con un livello di indebitamento che non deve essere superiore ai 100.000€.

Chi può accedere?

Il microcredito, considerato l’obiettivo per il quale è stato creato, è una forma di finanziamento accessibile esclusivamente a determinate categorie di soggetti:

  • Lavoratori autonomi e titolari di partita IVA da non più di cinque anni e con un massimo di cinque dipendenti;
  • Imprese individuali titolari di partita IVA attive da non più di cinque anni e con un massimo di cinque dipendenti all’interno;
  • Società di persone, società cooperative e s.r.l.s. titolari di partita IVA da non più di cinque anni e con un massimo di dieci dipendenti.

Il microcredito è nato proprio come fondo per offrire la possibilità a micro-piccole e medie imprese, di accedere ad un finanziamento per far fronte a eventuali investimenti o spese di emergenza ed è per questo motivo che il richiedente deve poter mostrare anche:

  • I ricavi delle vendite e delle prestazioni (che non devono essere superiori a €200.000);
  • Debiti inferiori a €100.000;
  • Attivo dello stato patrimoniale inferiore a €300.000.

Per quanto riguarda i settori, invece, è possibile affermare che i settori che possono richiedere il microcredito sono:

  • Estrazione di minerali;
  • Attività manufatturiere;
  • Costruzioni;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  • Riparazione di auto e motoveicoli;
  • Alberghi e ristoranti;
  • Agricoltura e caccia;
  • Trasporti.
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Per cosa può essere utilizzato il microcredito?

Una volta fatta richiesta ad un istituto di credito per ottenere un microcredito, vediamo che questo può essere utilizzato prevalentemente per far fronte ad una situazione di emergenza oppure per effettuare ulteriori investimenti all’interno della propria realtà aziendale.

Nella fattispecie, il microcredito può essere utilizzato per:

  • Effettuare l’acquisto di beni o servizi per la propria attività (precisando che possono essere acquistate anche le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi);
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per la formazione aziendale del personale;
  • Operazioni di liquidità;
  • Ripristino del capitale circolante.

È importante precisare però che i soldi ottenuti dalla richiesta di microcredito non possono essere utilizzati per risanare eventuali forme di debito presenti all’interno dell’azienda.

Il microcredito sociale

Oltre al microcredito imprenditoriale, che senza ombra di dubbio risulta essere la tipologia più diffusa, è da precisare che esiste anche il microcredito di tipo sociale, cioè quella tipologia di credito che nasce con l’obiettivo di contrastare l’esclusione sociale e la povertà a livello nazionale.

Il microcredito sociale si pone l’obiettivo di rappresentare un aiuto concreto per tutte quelle famiglie che si trovano a vivere situazioni di difficoltà economica. L’aiuto, che in termini numerici può essere pari ad un importo di 10.000€ può essere utilizzato per far fronte a situazioni di particolare disagio.

Il microcredito sociale può avere una durata massima di 5 anni e per richiederlo non è necessaria nessuna forma di garanzia reale, in quanto appunto è destinato a tutti quei soggetti che, in condizioni normali, non potrebbero avere accesso a questa forma di prestito.

Per quanto riguarda il microcredito sociale è bene specificare che, una volta ottenuta la somma di denaro necessaria, il richiedente otterrà l’ausilio e l’assistenza da parte di operatori specializzati, i quali avranno il compito di effettuare un attento monitoraggio sulla condizione del soggetto in questione.

Qual è l’ente che gestisce il microcredito in Italia?

Il microcredito in Italia è gestito da parte dell’Ente Nazionale per il Microcredito, cioè un ente pubblico non economico che si occupa di controllare principalmente tutto ciò che riguarda il microcredito e la microfinanza, su tutto il territorio nazionale.

Il compito principale per il quale nasce questo ente è proprio quello di offrire la possibilità a tutte le microimprese presenti sul territorio nazionale di ottenere sostegno in caso di difficoltà, per far fronte a delle situazioni di disagio.

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