Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente aumento di una tipologia di prestiti personali online, i prestiti social lending, chiamati peer-to-peer lending (p2p) tra privati o tra privati e piccole imprese. Per questa ragione, anche gli aspetti legali e finanziari sono stati oggetto di attenta analisi.
Riceviamo molte richieste di consulenza su questo tema, soprattutto da chi decide di operare attraverso piattaforme non residenti (spesso anche offshore). Prima di tutto, il nostro consiglio è di controllare sempre attentamente l'affidabilità della piattaforma prima di fare qualsiasi investimento o richiesta di denaro.
Vediamo nel dettaglio tutti i particolari di questa tipologia di prestito:
Cosa sono i prestiti personali online peer to peer lending?
Il termine “peer-to-peer lending” si riferisce a uno strumento finanziario che rientra nella più ampia categoria dei servizi di crowdfunding.
Si tratta di un servizio alternativo agli intermediari del credito, attraverso il quale le famiglie e le piccole imprese possono essere finanziate direttamente da un'ampia gamma di investitori (non istituzionali).
Secondo la definizione della Banca d’Italia (Delibera n. 586/2016, Provvedimento recante disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche), si tratta di:
“Uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto”.
Per sommi capi, nel crowdfunding tradizionale le aziende raccolgono principalmente denaro, mentre nel prestito P2P, i privati finanziano altri soggetti privati in cambio di un compenso sotto forma di interessi.
Proprio questo è uno dei motivi della crescita di questa forma di finanziamento!
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Funzionamento dei prestiti social lending o prestiti personali online
In pratica, l'intero processo relativo alla valutazione dell'investitore e all'erogazione del prestito avviene al di fuori dei canali tradizionali, ovvero interamente online, utilizzando la tecnologia e il web.
I vantaggi delle richieste di prestiti social lending sono:
- I richiedenti possono prendere in prestito da investitori che hanno valutato esclusivamente l'affidabilità creditizia del richiedente consentendo loro di sfruttare e facilitare l'accesso al credito rispetto ai canali tradizionali più complessi;
- I finanziatori, d'altra parte, possono concedere prestiti a vari mutuatari anonimi in base esclusivamente al loro profilo di credito, in cambio di interessi.
Come dicevamo, il P2P lending si basa sul soddisfacimento tra domanda e offerta, che avviene solo nei canali web (ovvero su piattaforme digitali opportunamente chiamate marketplace) attraverso l'intervento di operatori professionali.
Nel tempo si sono affermati sul web molti portali che si occupano di investimenti tra privati, portando molti investitori privati a scoprire questa particolare forma di investimento.
Quali sono le piattaforme di prestiti personali online più convenienti?
Rispetto al 2018, quando c'erano relativamente poche piattaforme di prestito P2P aperte alle PMI, la situazione oggi è diversa.
I potenziali investitori hanno una vasta gamma di opzioni e possono rivolgersi alla realtà che ritengono più adatta alle loro esigenze.
Secondo noi, sono sette le più interessanti piattaforme attive in Italia: Opyn (precedentemente nota come Borsadelcredito.it), Soisy, October (precedentemente nota come Lendix), Prestiamoci, Smartika, Housers e The Social Lender.
Documenti necessari per accedervi?
I requisiti per poter investire o richiedere prestiti social lending o peer-to-peer sono minimi:
- Avere 18 anni o più
- Foto a colori di entrambi i lati della carta d'identità, della patente di guida o del passaporto
- Se sei un finanziatore: estratto conto bancario per dimostrare l'effettiva proprietà.
Tieni presente che le piattaforme più sicure richiedono anche che tu viva nel paese in cui operano!
Come richiedere prestiti personali online: la procedura
Volendo schematizzare, una volta decisa la piattaforma preferita, la procedura per ottenere un prestito personale immediato è la seguente:
1- Domanda di prestito: Il richiedente del prestito personale (che può essere un individuo o un'azienda) deve inviare una domanda di prestito online. Ciascun portale richiede una serie di elementi per accompagnare la fase successiva della domanda, la Richiesta di Valutazione;
2- Merito Creditizio o Score Rating: Solo se il richiedente può dimostrare la sufficiente affidabilità economico/finanziaria (cd “reputazione”) richiesta dalla piattaforma, sarà inserito in una classe apposita. Ogni categoria di prestito offre tassi di interesse più alti o più bassi a seconda del grado di affidabilità assegnato;
3- Pubblicazione della domanda di prestito – il prestito verrà inserito e pubblicato sul portale solo se il richiedente accetta la proposta di valutazione e la fascia di tasso applicabile alla sua domanda;
4- Trova finanziatori – I singoli prestatori (investitori) sulla piattaforma selezionano le richieste di prestito e assegnano i loro fondi ai singoli richiedenti, scegliendo il profilo di rischio e il rendimento atteso;
5- Chiusura della richiesta di prestito – il richiedente riceverà i fondi richiesti solo se la richiesta di prestito social lending riceve un numero di sottoscrizioni sufficiente a garantire l'importo richiesto.
6- Rimborso dell’importo attraverso rate: seguendo un piano di rimborso, i richiedenti sono tenuti a ripagare il prestito ricevuto tramite addebito diretto, che di solito si traduce in rate mensili. In questo modo, ogni investitore viene pagato per il suo investimento.
In questo tipo di procedura, troviamo richiedenti, investitori e piattaforme di networking che fungono da intermediari, aiutano a valutare le richieste di prestito e guidano gli investitori verso il corretto profilo di rischio e il rendimento atteso.
La piattaforma, oltre a trasferire denaro da prestatori a richiedenti, si occupa anche della fase di rimborso del prestito, predisponendo report utili a tutte le parti.
In più, la piattaforma dovrebbe anche gestire eventuali problemi che potrebbero sorgere in tali transazioni, ad esempio il mancato rimborso dei prestiti erogati.
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Vantaggi, svantaggi e rischi
Il principale vantaggio dei prestiti social lending online tra privati per chi richiede è la velocità di erogazione. Poiché queste transazioni vengono effettuate digitalmente attraverso una piattaforma dedicata, tutto avviene rapidamente con passaggi standard e trasparenti.
E non è tutto: spesso puoi ottenere tassi di interesse più bassi rispetto alle banche.
Per i finanziatori la vera leva è la facilità d'uso e buoni rendimenti attesi, perché i progetti selezionati, quelli su cui si vuole investire, sono stati classificati dalla piattaforma stessa e segnalati con un'etichetta, cioè uno score rating.
Inoltre, per entrambi i soggetti, c'è un altro vantaggio fondamentale: sarà compito della piattaforma di social lending gestire tutte le pratiche burocratiche e occuparsi anche degli eventuali casi di insolvenza, recuperando i crediti.
Dunque, i rischi sono quelli di qualsiasi tipo di investimento: non c'è certezza che il rendimento atteso sarà raggiunto, ma un'attenta selezione dell'importo dell'investimento e delle voci di finanziamento può minimizzare questo pericolo, come del resto succede anche con i canali tradizionali.
Quanti prestiti personali si possono avere?
Non ci sono regole assolute su quanti prestiti si possono richiedere contemporaneamente. Fattori a favore o a sfavore di un'eventuale seconda concessione sono, in primo luogo, la situazione reddituale e finanziaria dell'interessato, il suo merito creditizio, la possibilità di fornire ulteriori garanzie per tutelarlo dal rischio di insolvenza e, non ultimo, l’ammontare del nuovo prestito personale richiesto.
Brevemente: l’importante non è quanti prestiti si possono ottenere contemporaneamente, ma dimostrare la capacità di far fronte alle rate mensili totali da ripagare.
Prestiti personali online tra privati: la tassazione
La misura è inserita nel Testo unico Irpef alla nozione di “redditi derivanti da finanziamenti erogati tramite piattaforme di finanziamento per prestatori non professionali (piattaforme Peer to Peer Lending)”.
Gli interessi maturati sono soggetti alla stessa ritenuta d'acconto del 26% prevista per gli altri strumenti finanziari.
C’è da dire che alcune piattaforme fungono anche da sostituti d'imposta, gestendo il pagamento delle imposte per conto degli istituti di credito.
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