Se sei un lavoratore dipendente o un pensionato, e stai pensando di accedere a un prestito con la cessione del quinto, o ti interessa il rinnovo della cessione del quinto, ti conviene prima di tutto conoscere tutto quello che riguarda questo tipo di finanziamento.
In questo articolo, aggiornato con informazioni del 2019, ti spieghiamo come funziona il rinnovo della cessione del quinto.
Risponderemo infatti a queste domande:
- Come funziona il rinnovo del quinto?
- Chi può rinnovare?
- Come si rinegozia il prestito?
- Quali sono le novità introdotte nel 2019?
Il prestito con cessione del quinto e il suo rinnovo
Ormai è molta diffusa la prassi di richiedere un prestito con la cessione del quinto, cioè sulla base della propria busta paga o pensione.
Il prestito con cessione del quinto non richiede garanzie – a parte l’avere una busta paga o la pensione – né motivazioni.
Che tu abbia bisogno di liquidità extra per fare un viaggio, ristrutturare casa, cambiare macchina o affrontare delle spese familiari impreviste, per ottenere questo prestito non dovrai mostrare nessun tipo di fattura o preventivo.
Il rinnovo della cessione del quinto si fa quando c’è bisogno di nuova (e maggiore) liquidità.
Si procede prima di tutto a estinguere il prestito precedente con parte della liquidità erogata con il nuovo prestito.
Quando fare il rinnovo della cessione del quinto
In base all’articolo 39 della Legge 180 del 1950, il prestito può essere rinegoziato quando se ne è già rimborsato almeno il 40%.
Ad esempio, se il prestito ha durata 120 mesi, basta che ne siano trascorsi 48 – cioè 4 anni – perché tu possa pensare alla rinegoziazione.
Se invece il prestito ha durata iniziale uguale o inferiore a 5 anni (60 mesi) puoi rinnovare il quinto anche prima di avere rimborsato il 40% del credito, purché la durata del nuovo quinto sia di 10 anni (120 mesi).
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Tempistiche del rinnovo del quinto nel 2019
Banca d’Italia ha sottolineato di recente che il rinnovo della cessione del quinto prima prima del rimborso del 40% è vietato, e proprio per permetterne la rinegoziazione anticipata vieta l’erogazione di acconti o altre forme di finanziamento prima di questa data.
Benefici del rinnovo del quinto
- Puoi ottenere un tasso di interesse più basso. Questo dipende dal momento contingente in cui operi. I tassi successivi al 2015 si trovano ad esempio ai minimi storici, per cui chi rinegozia si troverà avvantaggiato.
- Ottieni nuova liquidità senza indebitarti con rate troppo grandi da pagare. La rata originaria non viene sommata a quella nuova, ma sostituita da una nuova rata – in genere solo leggermente più alta.
Chi può rinnovare il prestito con la cessione del quinto?
Sono ovviamente le stesse figure che possono accedere a un prestito con cessione del quinto:
- Dipendenti pubblici e statali
- Dipendenti privati
- Pensionati INPS
- Pensionati INPDAP
In genere non possono richiedere il rinnovo
- I pensionati che hanno superato gli 80 anni di età
- I dipendenti in procinto di andare in pensione
Questi ultimi dovranno aspettare la pensione per poter rinnovare la cessione del quinto.
Con il rinnovo si richiede una nuova cessione. Parte dell’importo ottenuto serve per estinguere il rapporto precedente, mentre la restante parte è liquidità aggiuntiva.
Per richiedere il rinnovo del quinto dovrai presentare
- La tua ultima busta paga
- Copia di carta d’indentità e codice fiscale
- Il tuo Certificato Unico Dipendente (CUD)
Rinegoziazione della cessione del quinto: ne vale la pena?
Quanto ti appresti ad estinguere un prestito con cessione del quinto, la prima cosa da fare è richiedere il conteggio estintivo, cioè quel documento che riporta l‘importo totale ancora dovuto per la cessione in corso.
Attenzione! Non tutti i costi legati al finanziamento (come quelli di gestione e mediazione) rientrano nel conteggio estintivo, per cui di questi si recupera in genere solo la parte relativa agli interessi non goduti. Restano a carico del cliente i restanti costi.
Può invece essere richiesto il rimborso del premio assicurativo non goduto.
Quando si richiede un prestito con cessione del quinto, la banca o la finanziaria chiede la sottoscrizione di due polizze assicurative: una sulla vita (importante soprattutto nel caso il richiedente sia un pensionato) e una sul rischio di impiego. La perdita del lavoro infatti farebbe cadere l'unica garanzia richiesta ad un lavoratore dipendente.
Se non sai come richiedere il rimborso per la cessione del quinto, leggi l'articolo relativo.
Fermo restando l’esigenza economica, per valutare la convenienza del rinnovo sono quindi da tenere da conto due fattori:
- I costi legati alla vecchia e alla nuova operazione
- Il TAEG (tasso di interesse)
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Un esempio di rinnovo della cessione del quinto
Poniamo che il prestito con cessione del quinto sia stato fatto con una rata mensile di 200 €.
L’utente chiede il rinnovo quando ancora c’è un residuo di 30 rate. In media, recuperati i costi non goduti, si potrebbe avere un conteggio estintivo di 4.500 €.
Rinnovando la cessione del quinto con un’operazione il cui netto erogato è di 10.000 €, si ha la possibilità avere nuova liquidità per 5.500 €.
Un'ulteriore possibilità: la delegazione di pagamento
La delegazione di pagamento è uno strumento a disposizione dei soli lavoratori dipendenti (quindi non dei pensionati) per accedere a somme maggiori di credito.
La delegazione si cumula al quinto dello stipendio. In questo modo il lavoratore si troverà ad impegnare i 2/5 del netto in busta paga per ottenere il massimo finanziabile.
La trattenuta in busta paga è doppia, e le due rate – ognuna dell’importo del 20% sulla retribuzione netta – verranno utilizzare per pagare le rate del prestito.
E’ importante segnalare che la delegazione di pagamento per il rinnovo della cessione del quinto viene concessa dal datore di lavoro.
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